La nostra Associazione nazionale Confapi, in una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, chiede al Governo azioni immediate nel settore delle materie prime.
Come Confapi già da gennaio stiamo facendo pressione sul Governo chiedendo di affrontare urgentemente il problema delle variazioni dei prezzi dei materiali che si sta verificando dalla fine del 2020, e che a tutt’oggi non sembra avere fine. Anche perché, questa problematica sta diventando ogni giorno più insostenibile per le imprese, in particolare per le quelle di piccole e medie dimensioni.
Già nel Decreto semplificazioni in vigore dal 1° giugno ci aspettavamo da parte del Governo una risposta con delle normative che risolvessero la questione, ma questo purtroppo non è avvenuto.
Le imprese manifatturiere sono state messe a dura prova, oltre che dalle conseguenze della pandemia, dall’accelerazione verso l’alto dei prezzi delle materie prime industriali, pesantemente aggravata dalla loro scarsità sul mercato, con la conseguente frattura tra domanda e offerta che pare difficile colmare nel breve termine.
Le proposte dell’Associazione si possono sintetizzare in una richiesta al Governo di:
- monitorare e controllare in modo efficace il comportamento dei produttori sul fronte antitrust;
- opporsi alla prosecuzione delle misure di salvaguardia all’importazione di prodotti siderurgici, oggetto di revisione in queste settimane da parte della Commissione Europea (EU 2019/159 EU 2020/894);
- creare un tavolo permanente di analisi e valutazione delle effettive capacità di mercato dei produttori nei settori di oligopolio (Siderurgico, Chimico) con produttori, utilizzatori, distributori per il monitoraggio delle asimmetrie tra domanda e offerta rispetto alla effettiva capacità produttiva installata.
Il documento recentemente trasmesso al Governo può essere consultato qui.