Recentemente, durante i preparativi per l’organizzazione del nostro Confapi Party, abbiamo avuto il piacere di poter scambiare alcune parole a ruota libera con la signora Ornella Venica. La sua è una famiglia di vignaioli che da 90 anni è tra i protagonisti della crescita del Collio, un microcosmo unico protetto dalle Prealpi Giulie, che limitano i venti provenienti da nord, e dal Mar Adriatico, che mitiga le temperature: il risultato è un clima continentale e temperato, con una buona escursione termica tra il giorno e la notte, ideale per la viticultura. Qui, in circa 40 ettari di vigneto, nascono i vini di Venica&Venica.
La signora Ornella ci ha raccontato che per i Venica la famiglia è la prima espressione di Impresa. In fondo il capofamiglia, come l’imprenditore o il general manager, deve fare una valutazione delle risorse che ha a disposizione e valorizzare ogni singolo elemento, provvedendo al contempo al fabbisogno e al benessere sia dei propri famigliari che, nel caso dell’Imprenditore, delle famiglie dei lavoratori. Questa attenzione per il proprio nucleo familiare e per tutti gli “elettroni” che vi ruotano attorno, e che insieme costituiscono l’atomo dell’Impresa, è una caratteristica tutta italiana: nel nostro Paese, infatti, la maggior parte delle PMI sono guidate da una famiglia.
La famiglia Venica ha coltivato proprio il tipico saper fare italiano per valorizzare il territorio del Collio, anno dopo anno, generazione dopo generazione, sempre con la voglia di rinnovarsi ma senza perdere le proprie radici, la propria identità. Il risultato di questo continuo imprendere e apprendere sono i prodotti, che diventano portavoce di un messaggio presso il cliente: ogni impresa, piccola o grande che sia, ha delle eccellenze da comunicare al mondo.
Nel caso di Venica&Venica, il messaggio racconta l’orgoglio di essere vignaioli, e di esserlo nel totale rispetto del territorio, lavorando in simbiosi con l’ambiente, rispettando i ritmi e le regole della natura. La vite è una pianta spontanea, che però va addomesticata, giorno dopo giorno, come la volpe de “Il Piccolo Principe”, il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry. Non a caso l’azienda ha aderito a VIVA, il progetto che valuta l’impatto della vitivinicoltura sull’ambiente, avviato nel 2011 dal Ministero della Transizione Ecologica. Venica ha aderito sin dalla fase pilota, assieme ad altre 8 aziende che hanno fatto partire il progetto (oggi sono 107). VIVA mira a misurare e migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi di quattro indicatori (aria, acqua, territorio, vigneto).
Per Venica la sostenibilità ambientale è il punto di partenza di un processo, che vede uniti produttori e consumatori e che focalizza l’attenzione sull’unicità di ciascun vino come espressione della singola realtà produttiva. Impegnandosi per il mantenimento dell’integrità del terreno e tutelando la biodiversità, sperano di dare valore aggiunto alla propria attività, diventando custodi del territorio. Essere contadini significa entrare in punta di piedi in un contesto naturale, prendersene cura per mantenerlo vivo, fruttifero e felice anche nel corso degli anni.
L’uva è felice quando è il frutto di un lavoro realizzato davvero in simbiosi con la natura, attraverso una lunga fase di progettazione del vitigno, in cui viene anche analizzato il materiale genetico e individuata la giusta esposizione. Solo così potrà poi prendere forma anche l’identità del vino, espressione del genius loci del Collio. Il vino che più esprime l’identità di Venica&Venica è il Sauvignon “Ronco delle Mele”, uno dei bianchi più acclamati e premiati in Italia.
La Venica&Venica, ma sarebbe più corretto dire la famiglia Venica - intesa nella sua accezione più ampia - non si ferma mai: ha creato un’Impresa partendo da un’idea, l’ha coltivata e nutrita nel tempo affinché rimanesse qualcosa dei Venica anche in futuro, non solo per i figli e i nipoti ma per tutto il Collio. Il centenario dell’azienda si avvicina e siamo sicuri che per onorare al meglio questo importante anniversario hanno in serbo qualcosa di unico e speciale, come i loro vini Cru.