Il Consiglio generale di CONFAPI FVG ha incontrato il Presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin. L’incontro ha preso lo spunto della consegna da parte di Massimo Paniccia, Presidente dei piccoli e medi industriali del Friuli Venezia Giulia, di una proposta normativa sulle attività estrattive in regione e sulla loro importanza per un rilancio dell’industria delle costruzioni che resta la condizione prima per la ripresa dell’economia locale.
Paniccia ha evidenziato come, ormai, l’Italia stia ricadendo in una fase recessiva e come il sistema del credito, quasi unica fonte di finanziamento delle imprese, abbia nuovamente ridotto affidamenti e impieghi, concentrandoli sulle imprese dotate di miglior rating. Da qui la necessità che il sistema pubblico e, in loco, la Regione attivi misure anticicliche con piani d’investimento aventi rapidità di spesa e che generino veri posti di lavoro. In questo, se centrale resta – per Paniccia – il ruolo dell’esecutivo regionale, il legislatore può, a sua volta, con azioni di stimolo e di indirizzo assumere l’iniziativa.
Zanin ha concordato con il quadro raffigurato e ha annunciato lo sblocco di significative risorse per investimenti degli enti locali e la costituzione di una task force regionale che li assista tecnicamente nella loro capacità di spesa dopo anni di depauperamento degli uffici tecnici comunali. Ha illustrato, inoltre, gli interventi volti ad alleggerire gli oneri a carico delle imprese (azzeramento dell’Irap in zona montana) e per accrescere la capacità di spesa delle famiglie. Su questo punto ha posto in risalto la maggiore capacità della trascurata “classe” media, più di altre in grado di generare spesa produttiva e ampliare gli effetti delle misure pubbliche a sostegno della domanda interna.
Nella medesima prospettiva – ha proseguito Zanin – la Regione per poter contare su maggiori risorse si sta impegnando per ottenere una riduzione dei trasferimenti allo Stato e, nel caso, si è pronti anche a ricorrere alla Corte Costituzionale affinché non vengano lesi i principi di autonomia.
Zanin si è soffermato anche sulla visione distintiva di questa amministrazione regionale che considera non disgiungibile il bene dell’impresa dal bene del lavoratore e riunisce entro un’unica ottica le politiche economiche e le politiche per il lavoro.
Anche su altri temi è stata verificata un’ampia convergenza di vedute, quali le nuove opportunità offerte dalla rinascita del porto di Trieste e dall’industria cantieristica, dallo stesso aeroporto di Ronchi dei Legionari e dalla gestione dei beni di pubblica utilità, come acqua, rifiuti, infrastrutture reti del gas che dovrebbero continuare a far capo a soggetti pubblici in ambito locale, occasioni queste che, purtroppo, sono andate perdute in qualche importante circostanza.
Udine, 8 febbraio 2019