- L’aumento delle fonti energetiche, delle materie prime e dei semilavorati dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina è dovuto principalmente ad effetti speculativi i quali in parte sono rientrati.
- Nonostante questi incrementi e le difficoltà di natura straordinaria (reperimento merci, contrattuali, doganali, finanziarie e dei trasporti …) che le imprese hanno dovuto affrontare, le stesse chiudono il 2022 con un bilancio soddisfacente e questo è accaduto grazie alla capacità del ramo industriale di riorientarsi verso nuovi mercati sia nell’import, sia nell’export.
- C’è una maggiore consapevolezza che in tutti i campi l’economia italiana deve essere meno dipendente da terzi, soprattutto per alcuni settori come quello energetico, anche se questo può comportare dei costi inizialmente superiori.
- L’esperienza vissuta ha indotto le maggior parte delle imprese a investire in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in special modo nel fotovoltaico.