Da sempre le imprese regionali hanno intensi e numerosi rapporti commerciali con la Russia e l’Ucraina in un’ampia gamma di settori che si estrinsecano sia in export che in import.
Attualmente, nonostante le misure sanzionatorie, le imprese cercano in ogni modo di mantenere i rapporti e si rivolgono a CONFAPI FVG per esplorare ogni possibilità di relazione commerciale nella cornice delle restrizioni sanzionatorie. Inoltre, si osserva come il sistema bancario, per le istruzioni che riceve dalle autorità centrali, applichi in maniera sempre più restrittiva le sanzioni in essere, limitando il campo operativo delle transazioni finanziarie.
Un altro fronte di preoccupazioni è dato dalla carenza di forniture energetiche e dagli incrementi di costi, in prospettiva ancor più gravi. Questo ha già provocato e provoca blocchi parziali e rallentamenti di produzione.
Anche in Friuli Venezia Giulia, conclude Paniccia, è evidente che non sarà possibile surrogare nel medio-breve periodo le forniture di gas provenienti dalla Russia. Non si tratta di fare “piccoli sacrifici”, perché tutta l’economia nazionale ne è investita e questo dovrebbe essere motivo di più attenta riflessione a livello nazionale ed europeo.